Molti clienti quando si rivolgono a un/una professionista della relazione d’aiuto o a un/una consulente non fanno caso al suo orientamento di riferimento.
Personalmente credo che anche il metodo che si utilizza faccia la differenza e ci aiuti a comprendere con che tipo di professionista ( e a volte di persona) stiamo avendo a che fare.
Spesso non è messo in evidenza, ma ci sono molti modi di svolgere una professione come questa.
Per me l’approccio della Gestalt è un punto di riferimento. Una visione del mondo e una lente di ingrandimento che mi guida in ogni contesto: negli incontri di counseling e di coaching individuale, che in quelli di consulenza con le organizzazioni.

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La chiusura di un anno è come la chiusura di un cerchio, la fine di un percorso che dà il via a un nuovo inizio. La tradizione vuole che l’ultimo dell’anno si butti via tutto ciò che non serve più per fare spazio alle novità, decidere cosa conservare del passato e cosa portare con noi nel futuro, ma perché limitare questa selezione solo agli oggetti?

Con il 2018, per me, comincia davvero la nuova vita, la concretizzazione dell’obiettivo che è stato il motore dei miei cambiamenti negli ultimi anni, per cui ho fatto fatica e corso rischi e che finalmente ora posso dire con orgoglio che è diventato la mia professione. Ho cominciato quindi l’anno sedendomi un attimo per godermi, innanzitutto, la mia soddisfazione e poi per riflettere su cosa lasciarmi alle spalle, cosa tenere con me e cosa migliorare. (altro…)